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ACCORDO DI RETE: ECCO UN ESEMPIO DI COME SI SCRIVE

05-07-2016 Categorie: Laboratori Tags: ,

I partenariati vivono di aspetti sostanziali (la capacità di ogni soggetto che partecipa di essere partner, collaborando attivamente e con generosità al perseguimento degli obiettivi del progetto), ma hanno bisogno di aspetti formali. Arriva cioè il momento in cui l’accordo di rete deve essere formalizzato, fissando anche sulla carta gli obiettivi attorno ai quali si crea la rete, le caratteristiche della rete stessa, gli impegni che ciascuno si assume, la durata degli accordi e così via.
A titolo di documentazione, pubblichiamo qui il testo dell’Accordo di Rete che è stato sottoscritto dagli enti che partecipano al laboratorio di Roma, all’interno del Progetto Territorio Europa.

Accordo di rete

per l’attivazione di un partenariato nel territorio di Roma Capitale e Città Metropolitana
per la promozione dello sviluppo locale di tipo partecipativo.

Nell’intento di dare continuità e stabilità alla collaborazione avviata tra le organizzazioni pubbliche e private partecipanti al progetto Territorio Europa (TEU) promosso dal CESV, Centro di Servizi per il Volontariato, nel corso del 2015, si sottoscrive il seguente Accordo di Ret tra le Organizzazioni di Volontariato, le Associazioni, le Istituzioni pubbliche e le Imprese sottoscrittrici del presente accordo sotto elencate che da questo momento in poi  sono definiti Aderenti

Premesso

  • Che nel mese di ottobre 2015 sono state avviate le attività dei 3 Laboratori locali (Roma 1, Roma 2 e Roma 3) per lo sviluppo territoriale partecipato;
  • Che i Laboratori locali TEU rappresentano uno spazio comune in cui realizzare processi di programmazione di strategie e proposte per lo sviluppo territoriale e percorsi di progettazione in tutti gli ambiti del sociale;
  • Che le attività dei Laboratori locali sono parte delle attività organizzate dal CESV nell’ambito del progetto TEU su tutto il territorio regionale del Lazio
  • Che gli Aderenti hanno seguito i lavori dei Laboratori locali realizzati da ottobre 2015 a febbraio 2016;
  • Che gli Aderenti concordano sull’idea che lo sviluppo di un territorio deve passare necessariamente dallo sviluppo di connessioni e relazioni sociali tra le comunità che lo abitano.

Considerato

  • Che la finalità della coesione sociale è un obiettivo della nuova programmazione 2014-2020 dell’Unione Europea e accomuna tutti gli Aderenti;
  • Che le priorità della strategia Europa 2020 mirano a realizzare la crescita che sia intelligente, sostenibile, inclusiva e solidale per lo sviluppo dei territori europei;
  • Che l’Unione Europea favorisce l’adozione di sistemi di partenariato tra soggetti diversi per la realizzazione di azioni di sviluppo locale di tipo partecipativo ai fini dell’utilizzo delle risorse rese disponibili attraverso i Fondi Strutturali e i Programmi Comunitari;
  • Che le amministrazioni locali fanno ricorso sempre più spesso a forme complesse di Partenariato Pubblico-Privato (PPP) per lo sviluppo territoriale, modalità auspicate dai maggiori organismi internazionali (Banca Mondiale, ONU, UE). Si tratta di un trend significativo che segnala l’affermarsi di un approccio innovativo nella gestione delle risorse e degli asset pubblici;
  • Che lo Stato Italiano e la Regione Lazio sostengono i partenariati nelle azioni volte allo sviluppo locale.

Visti

  • L’Accordo di Partenariato dell’Italia per la programmazione 2014-2020 che definisce la strategia per l’utilizzo ottimale dei Fondi strutturali e di investimento europei nel prossimo periodo di programmazione della durata di 7 anni;
  • Il Codice europeo di condotta sul partenariato che fissa gli obiettivi e i criteri per garantire che gli Stati membri rafforzino la cooperazione tra le rispettive autorità responsabili per la spesa dei Fondi strutturali e d’investimento dell’UE e i partner dei progetti al fine di agevolare lo scambio di informazioni, esperienze, risultati e buone pratiche nel periodo di programmazione 2014-2020 e contribuire così a garantire che il denaro sia speso in modo efficace;
  • Il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013 , recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • Il PON Metro, Programma Operativo per le Città Metropolitane, dedicato allo sviluppo urbano sostenibile, che mira a migliorare la qualità dei servizi e a promuovere l’inclusione sociale in 14 aree metropolitane (Torino, Genova, Milano, Bologna, Venezia, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina e Palermo);
  • Il POR FSE Lazio 2014-2020, Programma Operativo Regionale cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) attraverso cui la Regione Lazio persegue l’obiettivo della crescita inclusiva, sostenibile e intelligente nell’ambito di una dimensione sociale rafforzata;
  • Il POR FESR Lazio 2014-2020, Programma Operativo cofinanziato dal Fondo Europeo Sviluppo Regionale (FESR) attraverso cui la Regione Lazio descrive la strategia e definisce gli strumenti per contribuire alla realizzazione della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e per il conseguimento della coesione economica, sociale e territoriale;
  • Il PSR FEASR Lazio 2014-2020, Programma di Sviluppo Rurale, strumento operativo di programmazione e finanziamento per gli interventi nel settore agricolo, forestale e rurale sul territorio regionale;
  • La Strategia regionale di sviluppo della programmazione del Fondo Sociale Europeo 2014-2020 nonché il Piano di attuazione della governance del processo partenariale;
  • La Deliberazione del Consiglio Regionale del Lazio 10 aprile 2014, n. 2: Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020.

Concordano quanto segue:

ARTICOLO 1 – OGGETTO

  • Viene attivato un partenariato stabile tra gli Aderenti  in quanto soggetti interessati a promuovere e realizzare nel territorio della città metropolitana di Roma azioni di coesione sociale e sviluppo locale di tipo partecipativo.

ARTICOLO 2 – FINALITÁ

  • Obiettivo strategico è promuovere e favorire lo sviluppo locale attraverso l’attivazione di specifici Patti territoriali.  Nel lungo termine si arriverà a una progettazione strategica locale partecipata, definendo un vero e proprio piano di sviluppo territoriale da promuovere localmente.

Tale obiettivo verrà realizzato attraverso:

  • La promozione della cultura e della pratica della programmazione e della progettazione partecipata nei contesti e nei settori con cui si confronta la Rete (Istituzioni pubbliche, Terzo Settore, Associazionismo);
  • Il supporto alla costruzione di progettualità comuni che connettono attori e settori diversi:
  • Il sostegno all’accesso da parte del volontariato locale alle risorse previste dalla nuova programmazione dell’UE.

ARTICOLO 3 – ATTIVITÁ

  • Programmare le linee di lavoro pluriennali ed annuali della Rete in accordo con tutti gli Aderenti e se necessario con gli attori esterni e le altre reti territoriali;
  • Elaborare e proporre per il finanziamento progetti condivisi per il miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente nella città metropolitana di Roma, con il supporto tecnico del CESV e accogliendo eventualmente nella Rete anche altri attori territoriali interessati allo sviluppo dei progetti;
  • Rafforzare e consolidare la partecipazione degli Aderenti nei processi di programmazione e progettazione previsti nell’ambito dei fondi strutturali anche attraverso specifiche attività formative;
  • Elaborare un piano di lavoro annuale contenente la definizione degli ambiti prioritari, le attività e le risorse intorno a cui costruire progetti che possano avvalersi dei fondi europei.

La progettazione di rete sarà sviluppata a partire dagli ambiti tematici individuati dai 3 laboratori locali e riportati nell’allegato 1 che è parte integrante del presente accordo. Tali ambiti tematici sono da considerarsi indicativi e non esclusivi.

ARTICOLO 4- COMPOSIZIONE DELLA RETE
Gli Aderenti, che hanno preso parte al percorso laboratoriale, assumono il ruolo di Fondatori della Rete.
La Rete ha carattere aperto, è quindi possibile l’ingresso di nuovi organismi che condividano quanto previsto dal presente accordo sulla base delle modalità indicate dai Fondatori all’interno di un successivo Regolamento.

ARTICOLO 5 – IMPEGNI
Si individua quale soggetto gestore, ovvero coordinatore delle attività e responsabile del raggiungimento delle finalità dell’accordo il CESV – Centro Servizi per il Volontariato.
Esso avrà il compito di:

  • Coordinare la programmazione annuale delle attività costruita collaborativamente dagli Aderenti;
  • Facilitare, sostenere e qualificare la partecipazione attiva degli Aderenti alle attività della Rete;
  • Individuare e diffondere tra gli Aderenti i bandi inerenti gli ambiti di interesse;
  • Curare gli aspetti organizzativi e facilitare la partecipazione al percorso degli interlocutori portatori di interessi;
  • Ricercare e assicurare l’interlocuzione con i referenti istituzionali a livello regionale, nazionale e internazionale;
  • Gestire la realizzazione e la diffusione di documentazione informativa;
  • Rappresentare la Rete nei rapporti verso l’esterno.

Gli Aderenti tutti si impegnano comunemente a:

  • Partecipare alle riunioni dei laboratori locali;
  • Redigere il Regolamento interno
  • Collaborare alla elaborazione dei Piani Annuali;
  • Analizzare il territorio e identificare le priorità di intervento e le possibili strategie di sviluppo;
  • Partecipare a bandi e presentare progetti relativamente agli ambiti comunemente definiti, avvalendosi in via prevalente e prioritaria della rete degli Aderenti all’accordo;
  • A promuovere iniziative di promozione del presente accordo.

ARTICOLO 6 – DURATA DELL’ACCORDO
Il presente accordo ha durata di 2 (due) anni a partire dalla data di sottoscrizione dello stesso e si intende tacitamente rinnovato salvo diversa comunicazione da parte degli Aderenti.
È fatta salva la facoltà di ciascun Aderente di recedere dall’accordo, secondo quanto verrà stabilito nel Regolamento.

Tutto ciò premesso, considerato e concordato gli Aderenti

Sottoscrivono

il presente Accordo di Rete nelle persone dei Legali Rappresentanti delle Organizzazioni di Volontariato, delle Associazioni, delle Istituzioni pubbliche e  delle Imprese.

Scritto da: Redazione

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